liberamente tratto dal romanzo “Buonasera, dottor Nisticò” di Antonio Del Giudice regia Martina Gatto e Mario Massari
“Ho bisogno di aiuto. Fatti vivo”. 112 sms inviati. Nessuna risposta. È da questa richiesta di aiuto che parte il flusso di coscienza di Mario Nisticò. Lo scandalo per una “mazzetta” travolge la vita felice e cinica del dottore Nisticò, amministratore delegato della maggiore banca cittadina, punto di snodo di affari leciti e illeciti, luogo nevralgico per palazzinari e businessman chiacchierati, “palude” dove si decidono, nel bene e nel male, le sorti economiche ma anche le gerarchie sociali della città. Nisticò si dimette dalla carica e vede crollare di colpo il suo mondo di agio e privilegi. Il dottore sgombera da sé il campo senza dare battaglia, rinchiudendosi in casa come all’ interno di una ridotta militare da dove aspetterà gli eventi. Nella sua prigione volontaria, solo fogli, libri, scarpe da dare in beneficenza. L’establishment si dimentica di lui, e le crepe si aprono anche in famiglia.
«Narrazione brillante in cui è difficile non solidarizzare con il povero Nisticò, una figura ricorrente nel nostro tempo che nasce dal mutato rapporto tra potere e denaro.»
Giovanni Cedrone (la Repubblica)
«Colpisce la claustrofobia di un mondo tessuto da falsari, il cinismo, il racconto sorprendente dell’ipocrisia che sempre accompagna la corruzione. Tutti, figli, moglie, fratello e amanti puntano il dito contro Nisticò. Ma il pulpito è marcio.»
(Il Sole 24 ore)
liberamente tratto dal romanzo “Buonasera, dottor Nisticò” di Antonio Del Giudice, riduzione e adattamento di Mario Massari e Antonio Del Giudice, regia Martina Gatto e Mario Massari
produzione Florian Metateatro Centro di Produzione/ Piccola Bottega Teatrale