Scritto e diretto da Roberto Corradino
Questa commedia è dedicata a mia madre. Mia madre era una rondine. Obesa. Non perché fosse grassa no,
ma perché era lenta – come una bambina – ma veloce e primaverile – come una rondine – e, quando voleva,
sapeva e poteva essere snella. Come una rondine. Veloce come un lampo e pigra come il fango. Un vento
fresco di primavera e una bambina da una parte e dall’altra come la zona più quieta e melmosa dell’inferno.
Dante la conosceva mia madre. Questo lavoro è un trasloco, uno dei mie innumerevoli traslochi, un travaso
di pensieri, un cambio di pelle come fanno tutti i serpenti e tutti gli animali e come noi terrestri umani
abbiamo dimenticato di fare. Ma che comunque facciamo sempre. E se lei è la rondine, io sono il serpente.
Quindi c’è un trasloco, anzi più di uno. Ci sono io che cambio casa e lei che viene a darmi una mano, e mi
aiuta anche nel lavoro, mi fa allenare, è il mio trainer e ci sono buste della spesa e io che devo fare altro,
partenze, vacanze separate, università e lei sempre in mezzo. E ci sono liti, morti sul campo, caduti molti
caduti, fantasmi, tanti fantasmi che arrivano, gente che risorge, gente che nasce e subito va via, natale,
pranzi di natale e scoppi di granate, e cornette del telefono cadute per terra, incroci con semafori da
attraversare e vomitare minestrone a sedici anni su Corso Umberto e gatti che muoiono che è un peccato, e
sale ricevimento prima comunione e viaggi a Berlino, giapponesi più che rapidi nel sesso occasionale e body
di lycra bianchi e spiagge calabresi e micce che vengono strappate coi denti da lei e da me e che lasciano a
terra solo brandelli. Di carne, di cuore, di tutto. Kitemmùrthe_ E c’è anche il commercialista. E fratelli,
sorelle e Masse Informi di Parenti, citati in elenchi lunghissimi come quelli dei guerrieri nell’Iliade.
Praticamente è una guerra, e si chiude tutto tra le nuvole, di notte, c’è la luna piena, ci sono delle scale da
salire lei in tuta che se ne va a fare jogging. Dietro di tutto c’è il Sole che brucia sempre.