TEATRI DI BARI/ABELIANO
con Vito Signorile, Anna de Giorgio, Danilo Giuva
regia Damiano Nirchio
Giugno, millenovecentottantuno.
Un modesto appartamento nella periferia-dormitorio di una grande città del Sud. Forse Bari. Fuori dalle finestre, prima ancora del mare e del bianco campanile di una Basilica, c’è la Cementifera Fibronit.
Davanti allo schermo, sprofondato in poltrona e avvolto in una vestaglia logora, c’è un uomo anziano: una malattia che confonde lo spazio e il tempo in un eterno presente; al contempo una nuova estrema abbagliante lucidità. Il confine tra le due cose è inconoscibile.
Quello stesso giorno ricompare sulla porta un giovane uomo. È suo figlio. I due non si vedono da tanto.
Lo spettacolo, scritto e diretto da Damiano Nirchio e liberamente tratto dalla traduzione in lingua barese de IL PICCOLO PRINCIPE di Exupery curata da Vito Signorile, esplora il difficile rapporto tra padri e figli e la difficoltà di fare i conti con le proprie radici. Anche con la propria terra d’origine.