di Eduardo De Filippo e Luigi Pirandello con Marco Manchisi, Nunzia Antonino e Salvatore Marci; e con Adriana Gallo, Paolo Gubello, Daniele Lasorsa, Dante Manchisi, Olga Mascolo, Tea Primiterra, Antonella Ruggero, Luigi Tagliente
Quando Eduardo e Pirandello s’incontrarono per formalizzare una collaborazione creativa, correva l’anno 1935. L’esperimento produsse L’abito nuovo – uno scenario di Luigi Pirandello dialogato in due atti e tre quadri e concertato da Eduardo De Filippo, che andò in scena solo nel 1937, al teatro Manzoni di Milano. Il loro progetto nacque intorno all’omonima novella di Pirandello, che Eduardo individuò come adatta ad una trasposizione teatrale. Soprattutto fu la figura del protagonista della novella che affascinò Eduardo, lo scrivano Michele Crispucci, un personaggio che partendo da un’umile condizione sociale, non accetta la fortuna che la sorte gli predispone, pur di non perdere la sua dignità e la sua onestà. Il breve racconto di Pirandello inizia letteralmente con l’abito, che quel povero Crispucci indossava da tempo immemorabile… e finisce con un abito che parlava da se…
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