Premio UBU 1999 come migliore attore
di e con Danio Manfredini
collaborazione al riallestimento Vincenzo Del Prete
assistente regia e luci Lucia Manghi
produzione riallestimento La Corte Ospitale
Al presente è uno spaccato della mente e della sua inafferrabilità. In scena, un uomo e il suo doppio: una parte è immobile, assorta, riflessiva, una parte è inquieta e si identifica con i fantasmi che popolano la sua mente. Entra attraverso l’immaginazione in un flusso di associazioni inarrestabili che lo conducono in diversi spazi, in diversi tempi della sua vita. Nella solitudine rincorre i pensieri, quel dialogo interiore ininterrotto che lo accompagna, l’inquietudine provocata da ricordi, voci di persone care, immagini di un passato vago ma sempre presente e suggestioni dal mondo contemporaneo.
Prende a prestito dalle patologie psichiatriche gli atteggiamenti fisici che esprimono tensioni, le amplifica attraverso quelle forme, porta alla luce le pulsioni più nascoste, cerca di dare ordine, forma, al caos della sua mente.