di Michele Bia e Franco Ferrante regia Michele Bia con Franco Ferrante
Lo spettacolo parte dall’esigenza di raccontare un avvenimento realmente accaduto. La storia si sviluppa su tre piani: quello del reale, della finzione e del mondo virtuale. Arcangelo è l’ occasione di un padre attore, che coglie un momento particolare della sua vita, la patologia agli occhi di suo figlio, per dar sfogo al suo narcisismo; una serie di aneddoti che fanno parte del suo vissuto personale, che raccontate in teatro assumono un sapore paradossale, surreale, quasi finto. La storia tutta personale si apre a uno sguardo più generale abbracciando vari temi legati alla disabilità dell’ipovisione e della cecità. Ferrante in questo lavoro si divide in tre ruoli: quello del padre, dell’attore, e dell’uomo comune ossessionato da facebook, che non ammette a se stesso di essere vittima di una semplice e banale crisi di mezz’età, nel momento in cui la vita gli pone un problema ben più serio. Facebook diventa, così, un modo per “non vedere” il problema di suo figlio e le conseguenze difficili che comporta e una strategia per cercare un rifugio sul piano virtuale. Arcangelo è anche un’ occasione per indagare sullo svuotamento del significato delle parole, sull’uso smoderato dei concetti filosofici profondi, che trovano facile consenso sui social network e dove tutti hanno il proprio momento di gloria, misurato dalla quantità dei “mi piace”, finanche una zia vedova che per sentirsi viva è costretta a chattare con le amiche di sempre. Prima si faceva davanti a una sedia, fuori dalla porta di casa, adesso si fa davanti a una tastiera, dentro la porta di casa. Arcangelo è sicuramente una storia che invita lo spettatore a ridere sulle nostre avventure, personali, sociali e contemporanee senza sentirne il peso della disavventura.
di Michele Bia e Franco Ferrante regia Michele Bia con Franco Ferrante
una produzione Teatroscalo
col sostegno del Teatro Pubblico Pugliese e Regione Puglia nell’ambito de “PUGLIA FOR ALL” un progetto PO FESR PUGLIA 2007/2013 ASSE IV.
Condividi su: