di e con Riccardo Lanzarone
musiche Valerio Daniele
assistente alla regia Barbara Petti
scene Paolo Romanini
col sostegno del Trac Residenze Teatrali – Factory Compagnia Transadriatica
Leonardo Vitale nasce in una famiglia affiliata a Cosa nostra, si forma come uomo di mafia
trovandosi anche costretto a uccidere.
Il 29 marzo 1973 dovrebbe essere una data storica per l’Italia, ma in realtà nessuno la ricorda,nessuno ne ha mai parlato, tranne Giovanni Falcone 20 anni dopo. Quel giorno Vitale si presentò alla questura di Palermo e dichiarò che stava attraversando una crisi religiosa e intendeva cominciare una nuova vita; si autoaccusò di due omicidi, di un tentato
omicidio, di estorsione e di altri reati minori, e fece i nomi di Salvatore Riina, Giuseppe Calò, Vito Ciancimino ed altri mafiosi, e rivelò per primo l’esistenza di una “Commissione”, descrivendo anche il rito di iniziazione di Cosa nostra. Atto di dolore vuole essere un viaggio dentro la mente di quest’uomo, dai suoi primi passi nel modo mafioso al calvario del manicomio e delle torture fino al giorno in cui riacquista la libertà e viene ucciso da cosa nostra per aver violato le leggi dell’omertà.