di Andrea Adriatico con Alberto Baraghini in Camera 1 e Stefano Toffanin in Camera 2 musiche originali Massimo Zamboni cantate da Angela Baraldi
Un romanzo intimo che racchiude il Tondelli segreto di fronte ai misteri dell’amore e della morte. È Camere separate, storia bruciante e autobiografica, pubblicato due anni prima della scomparsa del suo autore, avvenuta nel 1991. E proprio a 20 anni dalla morte di Tondelli, enfant terrible della letteratura italiana degli anni ’80, Adriatico gli rende omaggio con uno spettacolo che nasce da quel suo romanzo. Due uomini in scena raccontano la storia di Leo, scrittore omosessuale che deve fare i conti con un lutto importante nella sua esistenza. Sarà l’occasione per inseguire le tracce di sé disseminate nel tempo di una vita, dall’adolescenza inquieta in un paese della provincia padana ai viaggi per l’Europa mentre la geografia politica ed emozionale di un intero continente cambia pelle. Ma le “camere separate” sono anche la richiesta di un modello d’amore, capace di esprimersi solo per prossimità e mai per convivenze troppo opprimenti.
uno sguardo di Andrea Adriatico
su Pier Vittorio Tondelli
con
Alberto Baraghini in Camera 1
Stefano Toffanin in Camera 2
musiche originali di Massimo Zamboni
cantate da Angela Baraldi
luci, scene e costumi di Andrea Barberini
cura Francesco Bonati, Daniela Cotti, Giulia Generali, Laura Grazioli, Saverio Peschechera, Alberto Sarti
tecnica Salvatore Pulpito, Giovanni Magaglio
una produzione Teatri di Vita
con il sostegno di Comune di Bologna – Settore Cultura, Regione Emilia-Romagna – Servizio Cultura, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo