[Versione con linguaggio dei segni, da 7 anni]
Progetto di ricerca teatrale Passaggi di tempo, a cura si Salvatore Marci, Paolo Gubello, Annarita De Michele
Regia, scene e luci Michelangelo Campanale
Drammaturgia Katia Scarimbolo, Diana Campanale, Giuseppe Di Puppo, Salvatore Marci, Maria Pascale, Luigi Tagliente.
Interpeti Lis : Claudia Mancuso, Davide Falco
“Avete mai confuso il sogno con la vita? O nascosto qualcosa come un ladruncolo qualsiasi? Vi siete mai sentiti impauriti come davanti ad una strega? O creduto che i vostri oggetti come per magia si muovessero e invece erano fermi? Forse aveva ragione mia madre. Forse sognavo e basta. Forse erano gli anni 80. O magari ero o mi sentivo una CENERENTOLA.”
Così si presenta la protagonista della storia, come una ragazza interrotta dalla presenza di una madre “troppo buona”, e ci racconta della bontà che diventa identica alla cattiveria, quando presume di sapere ciò che è giusto o sbagliato, quando non riesce a lasciare spazio per vivere. Ripercorrendo i passi di Cenerentola, incontrando i personaggi della storia che si animano nella sua stanza e che prendono sostanza, forma e colore dalla tappezzeria delle pareti e dagli oggetti di uso quotidiano, la protagonista gioca, sogna e modifica la sua vita. La fiaba suggerisce una via di uscita: quale che sia il contesto difficile che si vive, il domani, si può essere certi, porta sorprese. Ed è per questo che vale la pena tentare, sognare, per incontrare i mille fatti del caso e della realtà.
Condividi su: