di e con Daria Paoletta
luci, scene, regia Enrico Messina
costumi Lisa Serio
sarta Lucia Caliandro
organizzazione Mary Salvatore
Da 8 anni
In V elementare Lucia è alle prese con l’arrivo in classe di una nuova compagna cui per condizione economica ed estrazione sociale, sembra negata la possibilità di scegliere la propria vita e che, come sempre accade nelle dinamiche infantili ed adolescenziali, viene per questo emarginata e schernita. Esterina ha il corpo grande, le mani rovinate, parla in modo strano, ha il colletto del grembiule sempre stropicciato e indossa sempre gli stessi pantaloni… eppure dice di avere 100vestiti nell’armadio. Il cuore in tumulto,lapiccolaLuciacominciaadaffrontareleprimepreziosedomandesucomecisidebbaporredavanti alla prepotenza di chi non è capace di manifestare accoglienza e comprensione. Le vicende della storia mettono in luce le gioie e i dolori, le riflessioni più intime, i perché inspiegabili di quell’età fragile e potente al tempo stesso; quei perché cui solo il tempo saprà, infine, dare una risposta e che si rivelano fondamentali per la crescita di una bambina di dieci anni. Una narrazione non prevedibile, in cui il bullismo fa solo capolino, che appassiona e coinvolge lo spettatore bambino e quello adulto che si riconoscono nella protagonista della storia perché tutti in classe, almeno una volta, l’abbiamo incontrata Esterina.
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