di Edward Bond regia Licia Lanera e Riccardo Spagnulo con Licia Lanera, Maria Luisa Longo, Riccardo Spagnulo collaborazione spazio luci Vincent Longuemare
Lavoro commissionato dal critico Rodolfo Di Giammarco, Have I None (letteralmente, o quasi, “Non ne ho”) è una pièce del 2000 firmata da Edward Bond, uno dei maggiori drammaturghi inglesi di questo cinquantennio. Parte di un ciclo di otto testi di fantascienza ambientati nel 2077, “Have I None” è a sua volta il primo di una trilogia, completata da “Chairs” e “The Under Room”, in cui si mette a fuoco una visione apocalittica delle relazioni umane, in un mondo in cui, nel tentativo di ricostruire un senso alla parola “comunità”, è stato abolito e vietato ogni riferimento al passato e si vive in un paranoico terrore degli estranei.
Nella malata quotidianità di una coppia irrompe il presunto fratello di lei, presentando una foto che li ritrae insieme da bambini. Questo, insieme all’epilogo, sono gli unici pretesti di trama usati da Bond per raccontare un’incomunicabilità totale, la chiusura ermetica in un bunker di diffidenza e rancore alimentato da un malsano attaccamento agli oggetti.
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