di Yukio Mishima
traduzione Guanda Editore
uno spettacolo di Andrea Adriatico
con
Antonio Anzilotti De Nitto
Francesco Baldi
Giovanni Cordì
Gianluca Enria
e con la partecipazione amichevole e straordinaria di
Marco Celli, Matteo Curseri, Lorenzo Pacilli
scene e costumi: Andrea Barberini, Giovanni Santecchia
trucco: Enea Bucchi
cura e aiuto: Saverio Peschechera, Miriam Auricchio
immagine e grafica: Daniela Cotti, Filippo Partesotti
tecnica: Lorenzo Fedi, Anna Chiara Capialbi, Giovanni Iaria
una produzione Teatri di Vita
in collaborazione con Cuore di Tokyo Festival
con il sostegno di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali
Adolf Hitler, il delfino Ernst Röhm, il politico Gregor Strasser e l’industriale Gustav Krupp: un poker di potenti nella Germania del 1934, all’alba della feroce dittatura nazista. Le loro parole scavano nella complessità di quel momento e dei diversi punti di vista: una tragedia verbale che sfocerà nella Notte dei lunghi coltelli. Chi è “il mio amico” Hitler? Perché emana fascino e seduzione? E quali sono le suggestioni che legano gli ultimi scampoli della Repubblica di Weimar con i nostri tempi?
Dopo aver sondato la scrittura in versi di Mishima nell’opera tutta femminile “Madame de Sade”, Andrea Adriatico affronta il dramma gemello tutto maschile, che l’autore giapponese aveva costruito, innescando un rimando alla lontana tra la Rivoluzione francese e l’ascesa al potere di Hitler.
Condividi su: