da un’idea di Maria Pascale
con Maria Pascale
voce registrata Lorenzo Gubello
testi, regia e scene Michelangelo Campanale
assistente alla regia Annarita De Michele
assistente alla scenotecnica e costumi Maria Pascale
registrazioni audio Michelangelo Volpe
(da 2 a 8 anni)
Ve l’hanno mai detto che dei semplici fagioli possono essere magici?
Così magici da farci arrivare in cielo?
Ve lo hanno mai detto che si può correre a più non posso sulle nuvole?
Che non bisogna essere grandi e non c’è neppure bisogno del permesso?
E ve lo hanno mai detto che tra le nuvole si può trovare di tutto, anche un grande castello, e che nel castello…?
Cosa può accadere tra terra e cielo, si potrebbe raccontare per ore!
Una cosa è certa: quando sulla terra le cose si complicano, si può sperare nel cielo e, statene certi, tutto si trasforma in una grande avventura! Parola del piccolo Jack!
Ispirato ad una fiaba della tradizione orale inglese – la prima pubblicazione apparve nel libro The History of Jack and the Bean-Stalk, stampato da Benjamin Tabard nel 1807 – lo spettacolo racconta la storia di un bambino che pur essendo piccolo riesce a trovare il lieto fine alle sue disavventure, guidato dal suo istinto, dalla sua fiducia nella vita e dalla sua intelligenza.
Una storia emblematica che una attrice, anche burattinaia e macchinista come Maria Pascale, restituisce al pubblico dei piccolissimi e dei suoi accompagnatori attraverso il gioco della narrazione e della messa in moto di una macchina scenica di piccole dimensioni, raffinata, intrisa di dettagli, marchingegni, giocattoli, segni, sguardi e visioni pittoriche.
Il risultato sulla scena è un mobil fatto di parole, gesti e materia che crea la storia nel gioco, strada maestra della conoscenza della realtà e dell’animo umano.