Di e con Angela Iurilli e Marianna Dimuro
da 7 anni
Questo spettacolo è dedicato a tutti quei bambini che crescendo, non hanno avuto la fortuna di incontrare adulti capaci di vederli. Ai bimbi che dai grandi sono stati confusi e spinti (quasi sempre con amore e con tutte le buone intenzioni, certo!) il più lontano possibile dal sé più profondo. Come attrice, madre, educatrice il mio allenamento quotidiano è quello di affinare la comprensione dei piccoli che incontro. Ma non è affatto facile mantenersi così in ascolto da percepire il cuore e accogliere l’essenza di qualcuno per guidarla ad esprimersi, sempre, davvero sempre, anche quando quell’essenza, quel nocciolo è molto diverso dal nostro e talvolta potrebbe non piacerci. E’ dura essere adulti! Eppure … vietato impigrirsi: il nostro operato può costituire o una frattura o una conciliazione per chi ci sta davanti. Attraverso il nostro sguardo di adulti possiamo far sbocciare o uccidere, accarezzare o colpire. Un potere enorme nelle nostre mani e pochi aiuti dall’esterno; neanche la scienza è riuscita ad individuare i principi che legano l’azione di madri, padri e fratelli alle caratteristiche psicologiche di un bambino. Allora?Allora partiamo da una storia. Partiamo da una bambina, Adele. Evidentemente speciale, impossibile non vederla. Eppure…Adele, dunque: a dieci mesi cammina, a dodici parla correttamente, a tre anni impara a leggere da sola, a cinque ha già letto tutta la letteratura per l’infanzia della biblioteca del suo paese, a sei entra in una scuola elementare e….
A tutti i bambini e ai piccoli adulti che crescono in loro. A tutti.
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