Rassegna a cura di Nicola Lagioia, presidente onorario di Teatri di Bari
Viviamo un tempo difficile, un presente fatto di guerre, ingiustizia, incomprensioni, e un futuro quantomai incerto. Il “racconto pubblico” (quello offerto dalla politica e dai media) sembrerebbe dare poco spazio alla speranza. Poi, però, c’è un altro tipo di narrazione. È il racconto delle scrittrici e degli scrittori, quello che si affida alla possibilità di una nuova lingua, alla forza trasfiguratrice delle storie. Se così il “racconto pubblico” parla delle catene che ci opprimono, il “racconto letterario” quelle catene può provare a spezzarle, e può sgombrare l’orizzonte facendoci intravedere un panorama diverso, un altro possibile mondo. Il presente è pieno d’“ombra”, ma la “grazia” – come insegna Simone Weil – può essere affidata alla parola. Ritanna Armeni, Mario Desiati, Fabio Stassi e Antonella Lattanzi sono le voci che, al teatro Kismet, da gennaio ad aprile, proveranno a parlarci in modo diverso, a donarci un nuovo paio d’occhi attraverso le loro storie.
2 febbraio ore 21 – Teatro Kismet
Con “Spatriati” Mario Desiati racconterà le storie di chi si disancora dalla propria terra, o dalla propria origine, acquistando in questo modo la capacità di guardare a quell’origine (e ai nuovi approdi), a quel passato (e al presente di tutte e tutti) con occhi nuovi.
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