di Antonio Tarantino regia Teresa Ludovico con Teresa Ludovico e Roberto Corradino spazio e luci Vincent Longuemare
spettacolo finalista al Premio Ubu 2014 come “migliore novità”
19 giugno 1815. L’armata francese è in rotta.Napoleone fugge verso Parigi. Namur , ormai un paese di retrovia, è percorso dalla soldataglia inglese e prussiana che, casa per casa, cerca i nemici. E’ notte , nei campi di grano cavalli sventrati, soldati sgozzati , sciabolati, ammassati si confondono nell’oscurità , fra gli arbusti e le fronde . In una capanna fuori Namur , Marta, una vivandiera imperiale, non più giovane ,sta facendo l’amore con Lucien , un imberbe fantaccino che alle pressanti richieste di conferma d’amore da parte della donna , cercherà , fino all’alba, di sfuggire con imbarazzo e finzione. I loro dialoghi crudeli sveleranno universali meccanismi di coppia e la feroce assurdità della guerra.
Marta è una donna che ha scelto di rinunciare alla tranquilla finzione della vita domestica per seguire una libertà che paga a caro prezzo. Ha vissuto tutto , troppo, stanca è pronta anche a morire, ma l’amore per il giovane soldato le restituisce forza e dignità .Lucien, giovane impaurito e confuso, sconvolto dagli orrori della guerra, per salvarsi, propone uno scambio di abiti che innescherà un grottesco gioco di ruoli .
Paura, coraggio, ribellione, sottomissione, verità, finzione, violenza, tenerezza, odio ,amore ,e la guerra con il suo odore, i suoi colori, i suoi suoni, i suoi nomi, le sue battaglie, la sua geografia, che demolisce ogni costruzione, ogni ordine, ogni grado, ogni certezza e … magma e caos.
Antonio Tarantino, con pennellate mirabili crea un affresco visionario di grande potenza evocativa. I fitti dialoghi dei due personaggi, con la loro bruciante universalità, travalicano la capanna di Namur e risuonano nell’immensità della notte che si popola di Storia .