uno spettacolo di e con
Giuseppe Scoditti
scritto da Giuseppe Scoditti e Gabriele Gerets Albanese
regia di Gabriele Gerets Albanese
light designer Cristian Allegrini
contributi cinematografici per la regia di Giacomo Scoditti, aiuto regia Pierdomenico Minafra, attori Rossana Cannone e Ludovico D’Agostino, realizzato da Liminal Space, direttore della fotografia Giovanni Cinquepalmi, assistente operatore Francesco Loiudice, aiuto operatore Carlo Murè, trucco Giorgia Liguori, scenografia Nicolas Tangorra, audio Francesco Piro, visual effects Federico Sala, assistente alla regia Giorgia Crescenzi, catering Michele Napoletano, storyboard Sofija Zobina, backstage Lucrezia Delle Foglie
proiezioni e grafiche di Gabriele Gerets Albanese
un ringraziamento speciale a IDRA Teatro a, Patrizia Volpe e Donatella Franciosi
produzione Teatri di Bari
La grandezza
è solo qualcosa che abbiamo inventato.
Siamo arrivati a credere che la grandezza sia un dono che sia riservato solo a pochi eletti
ai prodigi
alle superstar.
E che il resto di noi può solo stare a guardare.
Ma la verità
è che la grandezza è per tutti noi.
Non si tratta di abbassare le aspettative,
si tratta di aumentarle per ognuno di noi.
Perché la grandezza non è nascosta in un posto
speciale
o in una persona speciale.
La grandezza è ovunque qualcuno cerchi di trovarla.
Se la grandezza non bussa alla tua porta
forse
dovresti andare tu a bussare alla sua.
Non è una questione di grandi discorsi
di trionfi
di luci brillanti.
Ma di sogni.
Folli.
E se le persone dicono che i tuoi sogni sono folli
se ridono per quello che pensi di poter fare
tu lasciali fare.
Perché quello che non riescono a capire
è che chiamare folle un sogno
non è un insulto.
È un complimento.
Non chiederti se i tuoi sogni sono folli
chiediti se sono folli abbastanza.