drammaturgia MARINELLA ANACLERIO
con FLAVIO ALBANESE, AUGUSTO MASIELLO,
MASSIMILIANO DI CORATO
regia ALESSANDRO MAGGI
scena FRANCESCO ARRIVO
costumi SIMONA DE CASTRO
disegno luci CRISTIAN ALLEGRINI
direzione artistica MARINELLA ANACLERIO
Tra il 21 e il 29 maggio 1937, le truppe coloniali italiane al comando del generale Pietro Maletti, condussero in Etiopia un’azione destinata a divenire una pagina riprovevole della storia d’Italia: il massacro di Debre Libanòs, il più grande eccidio di cristiani copti avvenuto in Africa.
Le violenze consumate in Etiopia non troveranno mai giustizia. L’eccidio sarà dimenticato e l’Italia del nuovo corso democratico proverà a ricostruirsi un’immagine autoassolutoria non conciliabile con la memoria storica di un’occupazione sanguinaria. Perché questa strage di
cristiani innocenti è stata messa a tacere? Questo spettacolo, grazie alla parola evocativa e poetica di Paolo Comentale e alla scrittura drammaturgica di Marinella Anaclerio, porta sul palcoscenico una vicenda che richiama le grandi categorie del Teatro greco, in una notte
africana durante la quale un maresciallo marconista è chiamato a rispondere per chiarire il mistero di una missione speciale. La rievocazione di un dramma a noi lontano trova il suo motivo nella speranza che dal male possa nascere il miglioramento di una società che
troppo spesso fagocita i fatti trasformandoli in oblìo. È la necessità di affermare con forza la repulsione per ogni crimine di guerra, in ogni tempo e in ogni luogo.
Alessandro Maggi