Regia: Damiano Nirchio
Direzione Musicale e Musiche originali eseguite dal vivo: Mirko Lodedo
Con: Anna de Giorgio, Mirko Lodedo, Damiano Nirchio, Tea Primiterra
Direzione tecnica, luci, illustrazioni: Tea Primiterra
Macchine sceniche: Mirko Lodedo, Tea Primiterra
Assistente alla regia, costumi: Raffaella Giancipoli
(da 9 anni)
EOLO AWARDS 2010 MIGLIORE NOVITA’ DELL’ANNO
“Senza Piume” è ambientato nella bottega di un rigattiere inventore che con il suo aiutante pasticcione si diverte a capovolgere il mondo. Insieme formano una coppia clownesca che diventa il motore dell’azione scenica: come nel cinema muto, lo spettacolo scorre senza parole guidato dal pianoforte suonato dal vivo e da macchine sceniche che muovono illustrazioni e didascalie. Assistiamo così alle avventure di un prode Cavaliere e del suo aiutante in viaggio per il mondo a riparare offese e magari conquistare la dama del cuore. Chiaramente ispirato al Don Chisciotte di Cervantes “Senza piume” è un inno alla fantasia contro le regole feree e spesso disumane della realtà. Al di là del racconto l’aspetto straordinario dello spettacolo che più affascina sono i modi del racconto che rimandano a forme ormai in disuso , la pantomima,il cinema di Max Linder e Larry Semon per altro in perfetta sintonia con i significati dello spettacolo. “Senza piume” è anche una tappa ulteriore di un percorso che da anni Damiano Nirchio sta conducendo con i malati psichici e che fa del Cavaliere protagonista um “matto” alla ricerca della sua identità in un mondo più “matto” di lui.
«Senza Piume» è una fiaba moderna, che racconta l’ avventura di una ragazzina che si ritrova a fare un incredibile viaggio in mezzo alle assurdità della gente comune, accanto ad un “nobile cavaliere che sa volare” che altri non è che un matto fuggito dal manicomio. La piccola protagonista si scontra con le cose quotidiane scoprendo, attraverso lo sguardo innocente del suo compagno di viaggio, la grande follia delle cose normali e che tutto può essere guardato con occhi diversi e trasformato in qualcosa di diverso. La scelta di utilizzare i linguaggi della musica e delle immagini illustrate risponde alla necessità di parlare all’immaginario dello spettatore in modo più diretto attraverso le emozioni. Infatti «SENZA PIUME» nasce anche dal bisogno di raccontare al pubblico dei più piccoli e delle loro famiglie la malattia mentale e il contesto umano in cui essa nasce, cresce e muore. E’ una sfida, una ricerca di forma e linguaggio per cercare di trasmettere poche ma fondamentali coordinate sull’esistenza di chi soffre di un disagio, quello psichico, ancora poco conosciuto e accolto nella nostra comunità.
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