regia Roberto Petruzzelli,Con Roberto Petruzzelli e Enzo Vacca
Da 5 anni
Lo spettacolo è una rielaborazione della celebre tragedia Shakespeariana: Romeo e Giulietta. Per mettere bene in scena un opera di Shakespeare – scriveva Jan Kott, uno dei suoi più autorevoli studiosi – occorre necessariamente tradirlo! Noi lo abbiamo “tradito” con il massimo rispetto! Due soli attori interpretano la vicenda, coprendo tutti i più importanti personaggi: Romeo, Benvolio; Mercuzio, papà Capuleti, ma anche Giulietta e Donna Montecchi, con la complicità di burattini e muppets. Dialogano, scherzano ed interagiscono con gli spettatori, rendendoli parte attiva dello spettacolo. Infatti, accanto agli attori e ai loro burattini, sarà il pubblico a rendersi protagonista di alcuni dei momenti più salienti della tragedia: nella scena del balcone , ad esempio, due giovani spettatori presteranno la propria voce alla dichiarazione d’amore più famosa di tutti i tempi. Attraverso quindi, l’espressività del teatro di figura, gli aspetti tragici della vicenda vengono smussati senza perdere spessore, così come gli accenti lirici dello sfortunato e grande amore tra i due giovani vengono teneramente esaltati e resi percepibili appieno anche da un pubblico di giovanissimi. Ma Romeo e Giulietta non è solo una storia d’amore. E’ piuttosto un URLO contro le guerre, gli odi, le intolleranze e i pregiudizi. La tragedia di Shakespeare è stata più volte “tradita”. Qualcuno ha sostituito la rivalità tra Montecchi e Capuleti con quelle tra ebrei e palestinesi, tra cristiani e mussulmani, o tra appartenenti a razze e culture diverse, e così via. E sempre ha prevalso il valore di fondo dell’opera: la condanna della ferocia e dell’assurdità degli antagonisti e l’invito a sfrondarli fino alle radici.
Qui, spesso, può annidarsi un amore che rischia di venire violentato.
Siamo certi che questa originale trasposizione di “Romeo e Giulietta” colpirà il cuore e la mente, la sensibilità e l’intelligenza del giovane pubblico. Monologhi e dialoghi sono di quasi totale reinvenzione, ma per alcuni particolari momenti ci siamo affidati alla personale traduzione di Eugenio Montale. Seguirà dopo lo spettacolo, dibattito con i ragazzi, dove parleremo del Teatro Elisabettiano e del suo maggior protagonista: SHAKESPEARE.
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