Kirikù e la strega Karabà in scena al Radar: l’appuntamento per ‘Periferie al centro’

Pronti a partire per un viaggio in musica, alla scoperta di una delle più belle leggende delle assolate terre africane? Teresa Ludovico e l’ensemble dei SudJembè faranno rivivere le avventure del piccolo Kirikù e della sua lotta con la strega Karabà sabato 26 giugno alle ore 18.30 al Teatro Radar di Monopoli in via Magenta 71.

Lo spettacolo teatrale per le famiglie rientra nel programma del progetto Viaggi, a cura di Fondazione Sat, inserita nella programmazione di ‘Periferie al Centro’, intervento di inclusione culturale e sociale della Regione Puglia.

Il biglietto dello spettacolo ha un costo di 3 euro e si può acquistare sul circuito Vivaticket: https://www.vivaticket.com/it/biglietto/kiriku-e-la-strega-karaba/159507
Per info si può chiamare il numero 335 756 47 88 o inviare una mail info@teatroradar.it. Il botteghino del Radar è attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 17 alle 19.30.

Il progetto ‘Viaggi’ prosegue poi il 30 giugno con lo spettacolo circernse ‘Mr Big’, in programma alle 19.30 allo Spazio 12 di Monopoli.

SCHEDA SPETTACOLO

Teatri di Bari/Kismet/Sudjembè Ensemble
KIRIKÙ E LA STREGA KARABÀ
[DA 6 ANNI]

debutto Maggio all’Infanzia 2019
di Michel Ocelot adattamento e voce
narrante Teresa Ludovico musiche Maurizio Lampugnani con Sudjembé
Ensemble: Ugo Custodero, Ilaria De Fronzo, Ilenia Fenech, Alberto
Perrone, Andrea Menolascina, Nicola Mannarini, Ignazio Farano, Silvia
Scarnera, Alessandra Vallone, Rosanna Favia, Clarissa Caradonna,
Antonello Fasano, Donatello Ancona, Valentino Fanizza, Salvatore Magrone

Racconto in musica scritto da Michel Ocelot nel 1998 e rivisitato da Teresa Ludovico. Il M° Maurizio Lampugnani e i Sudjembè, un gruppo di 16 percussionisti baresi, da anni impegnati nello studio delle percussioni tradizionali africane, accompagnano con suoni e ritmi la voce di Teresa Ludovico. In un villaggio africano dove sono rimasti solo vecchi, donne e bambini, nasce Kirikù, un bambino prodigioso, che fin dai primi istanti di vita è totalmente autonomo. Kirikù viene presto a sapere dalla madre che il villaggio è vessato dalla strega Karabà. La strega ha sottratto l’acqua dalla fonte del paese ed ha trasformato in oggetti obbedienti gli uomini del villaggio che hanno tentato di affrontarla. Kirikù decide allora di combatterla. Nelle sue imprese Kirikù è assillato da un dubbio a cui nessuno sa dare una soluzione: il motivo per cui la strega sia così cattiva. Il Saggio della Montagna, suo nonno, gli svela il mistero: Karabà soffre a causa di una spina avvelenata conficcata nella schiena, che non riesce e non vuole togliere, perché è convinta di perdere i poteri magici. Kirikù è deciso a liberarla e lo farà; in cambio otterrà di crescere, anche fisicamente, e sposerà Karabà.

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