Lo stand-up comedy show di Giuseppe Scoditti chiude il lungo week-end di spettacoli dell’Arena Kismet a inizio settembre

Sarà lo spettacolo 1 e 95 – stand up comedy show di Giuseppe Scoditti a chiudere il lungo week-end di spettacoli in programmazione a inizio settembre all’Arena del Teatro Kismet.

Dopo ‘Ismael’, in programma venerdì 3 e sabato 4 settembre, domenica 5 settembre alle ore 21 torna protagonista l’irresistibile comicità del comico più alto d’Italia, dopo i sold-out registrati per il debutto della coproduzione Teatri di Bari / Elsinor, andato in scena proprio al Kismet nella passata stagione. Uno spettacolo in cui si ride, ma si riflette anche sulle stranezze che accompagnano la nostra quotidianità, dal Coronavirus ai paradossi delle lezioni d’inglese. Lo spettacolo sarà poi in replica domenica 12 settembre alle ore 21 sempre all’Arena Kismet.

Biglietto unico 8 euro, acquistabile sul circuito Vivaticket

Per informazioni: 080 579 76 67 – 335 805 22 11 / botteghino@teatrokismet.it
Botteghino del Teatro Kismet (Strada San Giorgio martire 22/F, Bari) attivo dal martedì al venerdì ore 10.30 -12.30 / 16.30-19 e due ore prima dello spettacolo. Chiuso il lunedì.

SCHEDA SPETTACOLO

Teatri di Bari | Elsinor

1 e 95

di e con Giuseppe Scoditti scritto da Ludovico D’Agostino e Giuseppe Scoditti costumi Sartoria Teatrale Arrigoni video Giacomo Scoditti foto Clarissa Lapolla prodotto da Teatri di Bari e Elsinor

Un’ora di stand-up comedy con il comico più alto d’Italia!*

1 e 95 è un monologo comico. L’atmosfera è quella di un nightclub, in cui arriva il comico in smoking e comincia lo show. Come in un flusso di coscienza, gli argomenti si susseguono ad un ritmo forsennato. L’importante è tenere viva l’attenzione e, soprattutto, divertire. La veste dello spettacolo è classica, pulita, vintage, ma il contenuto sarà folle, anarchico e imprevedibile.

*non abbiamo verificato in nessun modo quest’informazione, ma vi preghiamo di accettarla lo stesso per la buona riuscita di questa presentazione.

Ho sempre amato la comicità. Probabilmente ho cominciato a fare teatro proprio perché volevo far ridere. Italia Uno è stata la mia prima maestra. Trasmettevano i Simpson, demenziali, folli, scorretti ma alla base della mia formazione. Poi è arrivato quel mostro di Jim Carrey e allora ho perso la testa. “Un giorno – mi dicevo – mi piacerebbe essere come lui”. Quel giorno non è mai arrivato, ovviamente. Perché lui è un genio assoluto e io un ragazzo di Bari a cui piace fare il cretino. Nonostante questo, ho seguito il mio istinto e, sebbene in accademia abbiano fatto di tutto per distogliermi dalla strada della comicità, qualche anno dopo il diploma ho messo su uno spettacolo di varietà, Contenuti Zero, scoprendo che alla gente piace tantissimo ridere (e non è banale!). Motivato dal successo di questa esperienza, mi sono affacciato al mondo della stand-up americana, che ha come protagonisti, tra gli altri, lo stesso Carrey, Eddie Murphy, Robbie Williams, Louis C.K. e mi sono detto: “Sai che c’è? Ci provo pure io”. Mi sono esibito in un locale di Milano, dove si fa stand-up, con un pezzo scritto da me e la cosa ha funzionato. Da quel momento ogni serata di Contenuti Zero si è aperta con un mio monologo di introduzione (alla Walter Chiari per intenderci) che trattava argomenti diversi volta per volta. 1 e 95 è, quindi, il punto finale di questo processo: mettere insieme tutte le cose che ho scritto in questi anni, scriverne di nuove e vedere cosa ne viene fuori.
Lo spettacolo è un monologo comico. La scrittura è libera, si spazia da un tema ad un altro: chi siamo, i rapporti amorosi, il coronavirus, i pipistrelli, la mia altezza, le scuole di inglese e molto altro. Gli argomenti si accavallano, ritornano, scompaiono, come un lungo soliloquio interiore.
Giuseppe Scoditti

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