Si è raccontato alla stampa con un incontro pubblico RadioAzioni, il progetto di Casa del contemporaneo e PAV che parte oggi da Salerno e si svilupperà per tre anni – dal 2022 al 2024 – attraverso tre diverse fasi nel corso delle quali si indagherà sulla relazione tra teatro e ascolto nelle sue molteplici forme per ripensare il concetto di radiodramma.
L’idea di RadioAzioni nasce da una riflessione sull’impulso decisivo dato da Mario Martone alla ricerca sulla relazione tra il linguaggio teatrale e quello radiofonico che vent’anni fa diede nuova linfa all’esplorazione delle potenzialità della radio come palcoscenico per il Teatro. Nel 1998, in un momento molto vivo della ricerca sulle nuove forme del linguaggio teatrale e sul ruolo della radio in questa indagine, Martone realizzò una versione radiofonica per Rai Radio3 di Nella solitudine dei campi di cotone di Bernard-Marie Koltès, con l’interpretazione di Carlo Cecchi e Claudio Amendola. Nel 2002, poi, ideò Il Terzo Orecchio, per la stessa Rai Radio3: una programmazione costituita da 8 opere drammaturgiche commissionate ad altrettanti artisti della scena teatrale di ricerca, concepite appositamente per la fruizione radiofonica.
Partendo da qui e tenendo presente le possibilità offerte dalla nuove tecnologie e il ruolo del podcast come moltiplicatore delle potenzialità dell’ascolto radiofonico, Casa del Contemporaneo ha creato il percorso di RadioAzioni che attraverso una serie articolata di attività, affronta la sfida culturale della produzione di teatro per la radio, culturalmente rilevante e innovativo, che sappia anche intrattenere e raggiungere un pubblico largo e trasversale.
RadioAzioni si sviluppa lungo tre direttrici principali: ascolto esperienziale, formazione e produzione. Nella sua prima tappa, RadioAzioni si concretizza nella fruizione esperienziale in due delle città di Casa del Contemporaneo, Salerno e Napoli di alcuni dei testi più significativi del teatro tra gli anni ’80 e 2000 in versioni create per la radio.
“Nella solitudine dei campi di cotone” di Bernard-Marie Koltès nella versione radiofonica firmata nel 1998 per Rai Radio3 da Mario Martone, con le voci inconfondibili di Carlo Cecchi e Claudio Amendola è l’opera scelta per l’appuntamento salernitano.
Nel 2021 è stata riallestita da Fabrizio Arcuri che ha realizzato un’installazione sonora e abitabile in forma di labirinto per due spettatori alla volta. Ebbene, dal 9 aprile 2022, la Fornace del Teatro Ghirelli di Salerno si trasformerà nel labirinto all’interno del quale due spettatori alla volta potranno ascoltare il testo di Koltès recitato da Carlo Cecchi e Claudio Amendola, arricchito dal paesaggio sonoro realizzato da Teho Teardo.
“Avevo scelto il testo di Koltès perché mi sembrava molto adatto per un ascolto:
un lungo dialogo in cui ogni battuta è un monologo, l’incontro solitario e casuale tra un uomo che vende qualcosa (il Dealer) e qualcuno che potrebbe comprare qualcosa (il Cliente), e questo qualcosa è il mistero”. Mario Martone
“La fornace è un luogo davvero incredibile ricco di suggestioni, un non luogo infinito che moltiplica il senso di questa operazione. All’allestimento tradizionale di questa istallazione abbiamo preferito intervenire dialogando con lo spazio per esaltarne le potenzialità e le caratteristiche e approfittare dell’evocatività di questo budello di pietra che come un intestino animale inghiotte gli spettatori e li lancia in una dimensione atemporale. Abbiamo realizzato un site specific che si potrà in questa forma vivere soltanto a Salerno, che acuisce l’esperienza e regala un senso di spaesamento capace di interrompere la nostra normale percezione del tempo e dello spazio. Credo che in fondo questo si chieda più che mai oggi al teatro, non di farci assistere o di raccontarciqualcosa ma di regalarci un’esperienza”. Fabrizio Arcuri
Le azioni di ascolto esperienziale proseguiranno nel corso del 2023 e 2024, con appuntamenti in tutte le città di Casa del Contemporaneo: Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia.
La seconda tappa, dedicata alla formazione, partirà nel mese di ottobre 2022, diventerà operativa nella primavera del 2023 e si concluderà nel 2024: prevede la partecipazione degli allievi del Master di I livello in Radiofonia dell’Università Suor Orsola Benincasa. La collaborazione tra l’ateneo e il Centro di Produzione Teatrale ha l’ambizione di creare un progetto di ricerca e di sperimentazione sulla realizzazione di produzioni teatrali che si presentano al pubblico attraverso il mezzo radiofonico.
La terza tappa (a partire dal 2023) culminerà nella produzione e vedrà collaborare attivamente il CSS Teatro Stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia e il Premio Riccione per il Teatro al fine di produrre opere originali realizzate per l’ascolto in una modalità nuova che ripensa e rigenera il concetto di radiodramma e ne prevede la pubblicazione in forma di podcast. In questa fase sarà ancora più incisiva la collaborazione progettuale con Rai Radio 3, Run Radio e la pugliese RKO.
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