Versi Mariangela Gualtieri
Musiche e canto Nabil Bey Salameh
Regia e lettura Teresa Ludovico
Spazio scenico e luci Vincent Longuemare
Staff tecnico Giuseppe Pesce e Luca Ippolito
Assistente alla regia Domenico Indiveri
Cura della produzione Sabrina Cocco
Produzione Teatri di Bari
Abbiamo costruito questo canto di accoglienza dove i versi della poetessa Mariangela Gualtieri si intrecciano ai canti di Nabil Bey in una mescolanza di lingue e immagini che ci sussurrano che la nostra è una terra di ospitalità millenaria. I nostri antenati attraverso racconti e tradizioni ci hanno tramandato che l’ospite è sacro perché in lui c’è un messaggero divino.
(Teresa Ludovico)
Il cammino disegna un sentiero che trasporta narrazioni di terre splendide dal sapore amaro, di origine e di esilio, di appartenenza e di sradicamento, di speranza e disperazione, di luci e di ombre. Storie conservate nei canti berberi del Nordafrica, nella dolcezza delle ninna nanne mediorientali, nei racconti dei Hakawati (i cantastorie) che animavano i luoghi di convivialità levantine, nelle storie del teatro ottomano, il Karakoz, che ha viaggiato nei secoli attraverso tutte le sponde del mediterraneo trasportando e mescolando racconti, lingue e culture.
(Nabil Bey Salameh)
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