regia e adattamento Teresa Ludovico
spazio scenico e luci Vincent Longuemare
con Marco Manchisi, Michele Cipriani, Vito Carbonara, Teresa Ludovico
liberamente tratto dai racconti de I Quaderni della prevenzione “Drammi inevitabili o eventi prevenibili?” – Regione Puglia
Una porta, un custode silenzioso, una sala d’attesa. Un alternarsi di uomini che aspettano di oltrepassare la soglia. Suoni indistinti, bagliori lontani, avvolgono le voci rotte che raccontano le loro storie tutte diverse eppure tutte tragicamente uguali. Brandelli di vita consegnate all’uomo della porta che annota i dettagli in cambio di un sorso di acqua dell’oblio. Quell’oblio necessario per non essere più, per non avere più, per andare al di là della porta. Un affresco di storie dolorose, di vite spezzate, consegnate a tutti noi per non dimenticare.
[Teresa Ludovico]
Lo spettacolo nasce all’interno di un percorso innovativo di comunicazione sociale, realizzato grazie all’intuizione di Assessorato alle Politiche della salute della Regione Puglia, Inail e Teatri di Bari e alla collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale. Sensibilizzare i giovani e formarli perché siano in futuro lavoratori e/o dirigenti consapevoli e responsabili è l’obiettivo di questo percorso. L’innovazione e il grande successo del progetto nascono dal fatto che ciò è proposto agli studenti a partire dalla visione di uno spettacolo teatrale. Attraverso l’emozione e la commozione condivise nelle sale teatrali, le storie realmente accadute di uomini che in una giornata come altre non sono più tornati a casa, colpiscono la sensibilità dei giovani spettatori, aprendo loro uno sguardo interrogativo su temi importanti e attualissimi come i diritti e i doveri dei lavoratori, la precarietà, il rispetto delle norme di sicurezza, il valore della vita propria e altrui. Finanziato con i proventi delle multe pagate dalle aziende che non hanno rispettatole norme vigenti per la sicurezza dei luoghi di lavoro, il progetto ha coinvolto in due stagioni circa trentamila studenti in tutta la Puglia. Dopo la visione dello spettacolo “Vite spezzate”, e previsto l’incontro in classe con i medici del lavoro e un concorso a cui gli studenti partecipano producendo video, foto e racconti. A partire dalla collaborazione con i teatri che decideranno di ospitare lo spettacolo, si potrebbe realizzare anche in altre regioni lo stesso tipo di percorso, in forme più o meno semplificate, attivando relazioni con enti territoriali che potrebbero condividere le finalità del progetto.
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